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Il Rea stamattina ha scelto il Cinema come Strumento Educativo: Riflessioni su “Io Capitano”

Gli studenti del Rea stamattina hanno abbandonato i loro banchi di scuola per un'esperienza educativa straordinaria con "Io capitano"

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Il Rea stamattina ha scelto il Cinema come Strumento Educativo: Riflessioni su “Io Capitano”

Nella Sala Roma di Nocera Inferiore, gli studenti del Rea stamattina hanno abbandonato i loro banchi di scuola per un’esperienza educativa straordinaria: hanno assistito alla proiezione del film “Io Capitano” di Matteo Garrone, nell’ambito del Film Festival “La Città Incantata”.

Quest’opera cinematografica, che tratta il tema dell’immigrazione, si è rivelata un potente veicolo di riflessione e apprendimento per gli adolescenti presenti.

Le storie di immigrazione sono spesso presentate in modo drammatico e doloroso nei media, ma “Io Capitano” si distingue per il suo approccio unico e empatico.

Garrone, regista acclamato per lavori come “Gomorra” e “Pinocchio”, ci porta attraverso una narrazione ricca di ricerca e ascolto, arricchita anche dalla testimonianza diretta del mediatore culturale Mamadouh Kouassi, che ha vissuto un viaggio migratorio travagliato.

Il film racconta la storia di due cugini senegalesi, Seydou e Moussa, che intraprendono segretamente un viaggio verso l’Europa per realizzare i loro sogni. Ciò che sorprende è che non è la disperazione a muovere i protagonisti, ma il desiderio di una vita migliore, di realizzare aspirazioni che risuonano con tutti noi.

Garrone dipinge i loro sogni con tocchi poetici e fantastici, che donano speranza anche nelle situazioni più drammatiche.

“Io Capitano” non è solo una denuncia delle difficoltà dell’immigrazione, ma anche un racconto di formazione che invita gli spettatori a guardare oltre i numeri e i dati, a riconoscere la comune umanità dietro ogni storia migratoria.

Il film presenta una realtà terribile e violenta, ma trasuda anche una profonda umanità che ci ricorda la similitudine delle vite umane, nonostante le diversità.

La decisione di proiettare il film con sottotitoli nella lingua originale si rivela un’ottima scelta, poiché permette al pubblico di cogliere pienamente l’essenza del film. Nonostante le sfide linguistiche, l’esperienza di guardare “Io Capitano” si è rivelata estremamente gratificante e coinvolgente.

L’evento al Film Festival “La Città Incantata” dimostra il valore del cinema come strumento educativo. Attraverso opere come “Io Capitano”, gli adolescenti possono non solo imparare sulla realtà del mondo, ma anche sviluppare empatia, comprensione e consapevolezza sociale.

Il cinema, con la sua capacità di trasportare gli spettatori in mondi diversi, si conferma un alleato potente nell’educazione delle nuove generazioni.

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